La Scuola secondaria di primo grado e la Scuola secondaria di secondo grado si incontrano: la Giornata della Scienza.
Più della consueta “Officina del fare”: questo è stato il plesso della scuola secondaria di primo grado in occasione della giornata della scienza.
Del “fare scienza”: la scuola ha oltrepassato la trasmissione frontale del sapere scientifico ed è diventata un’officina in cui operare.
Osservare, ipotizzare, sperimentare, formulare leggi e ricercare, sono diventati percorsi sperimentabili e verificabili attraverso l’utilizzo di macchine di differente ordine scientifico predisposte in cinque aule del plesso.
Ogni aula è stata dimensionata ad un differente e specifico laboratorio: la fisica, la chimica, l’elettronica e l’elettrotecnica, l’informatica e le telecomunicazioni, la meccanica hanno perduto la loro dimensione di un sapere teorico e sono diventate esperienza scientifica.
E’ stata superata la didattica frontale: al centro le “macchine” e “gli alunni”, del plesso e del Volta, divenuti, in questa occasione, attori e, al tempo stesso, registi del nuovo scenario.
E’ stata superata la distinzione delle classi: la classe, non più spazio fisico, è diventata luogo procedurale e mentale di tutti gli alunni.
E’ stata superata la distinzione dei gruppi classe: la condivisione di tale esperienza scientifica, costruita passando per i differenti laboratori, ha reso concreto negli alunni il loro senso di appartenenza piuttosto al plesso che non alla classe.
E’ stato “orientato” il processo di costruzione del conoscere scientifico: gli alunni dei due ordini di scuola hanno condiviso il senso ed il significato profondo della ricerca.
Insieme si sono tanto divertiti…anche questo mezzo e scopo della Ricerca.